Leggo su Facebook tanti che esprimono il loro pensiero in merito alla propria candidatura facendo spesso riferimento alla competenza e professionalità compreso il fatto che qualcuno abbia già amministrato.
Ecco, mi sembra anche corretto dire perché noi ci candidiamo ed in questo caso lo dico io personalmente perché mi candido.
MI CANDIDO perché amo infinitamente il mio territorio.
MI CANDIDO perché fare il sindaco è una cosa seria e non si può fare nei ritagli di tempo dopo aver fatto il proprio lavoro principale e tutte le altre attività che ci si porta dietro. L’impegno è continuo e supera, paradossalmente, le 24 ore giornaliere tanto da non riuscire neanche a seguire e dare una mano per mantenere la proprietà della propria famiglia. Perché se così non fosse si lascerebbe la gestione, anche politica, completamente nelle mani dei funzionari che poi decidono e fanno quello che vogliono. Quello che, del resto, è successo ed ampiamente dimostrato fino al giugno 2018.
MI CANDIDO perché il mio gruppo è privo di interessi personali e questo ci permette di lavorare senza alcuna influenza di lobbies e famiglie.
MI CANDIDO perché si amministra SOLO nell’interesse di tutti e non ANCHE nell’interesse di tutti.
MI CANDIDO perché sono scomodo per qualche funzionario (non l’ho detto io) e qualche dipendente quindi il percorso è quello giusto.
MI CANDIDO perché chi ha fallito nelle precedenti esperienze politiche non può riprendere la macchina amministrativa, già partita, in un momento di assoluta delicatezza dove anche un solo giorno per comprendere di cosa si ha in mano è già un giorno perso. Le precedenti esperienze raccontano, poi, di persone inaffidabili in amministrazione.
MI CANDIDO perché dietro agli altri candidati (almeno i due più importanti) ci sono gli ultimi ex sindaci di quest’Isola, che per il bene di questo territorio dovrebbero stare lontani dalle istituzioni.
MI CANDIDO perché il percorso sulla transizione energetica di Pantelleria ha già trovato collocazione nell’agenda della transizione energetica approvata dall’Unione Europea. Va solo applicata e non lasciata nelle mani di chi vedrebbe in questo processo la fine o riduzione del proprio business.
MI CANDIDO perché c’è bisogno di una politica competente per seguire i prossimi lavori pubblici e quelli in itinere. Un tecnico/ingegnere che non ha interessi personali sul territorio, che conosce già tutta la produzione progettuale (dove è stato impegnato attivamente) e, soprattutto, conosce “tecnicamente” i tecnici del comune.
MI CANDIDO perché l’agricoltura potrebbe diventare (come lo è stato fino a 50 anni fa) il vero traino della nostra economia che permetterebbe al turismo di beneficiare di un territorio migliorato e autonomo. Non deve essere il business dei marsalesi ma, in primis, dei panteschi. Confinare lo Zibibbo a Pantelleria è solo l’inizio per uno sviluppo ecosostenibile che già altre zone, dove l’identità è riconoscibile (tipo Barolo, Prosecco Picolit ecc.), dimostrano.
MI CANDIDO perché il turismo non può essere lasciato in mano a pochi che pensano prima al loro orticello ma guidato da gente competente del settore che già ha ottenuto risultati a livello internazionale (per esempio Joseph Ejarque).
MI CANDIDO perché si deve fare il piano regolatore generale (ora chiamato PUG) ed il piano del parco che non vanno lasciate nelle mani di chi ha interessi tali che non convergono sempre con gli interessi collettivi.
MI CANDIDO perché il parco nazionale ha bisogno di una guida competente e non della riconferma di chi lavora dietro le quinte in queste elezioni per poter essere accreditato nei prossimi mesi.
MI CANDIDO perché l’aeroporto ha potenzialità enormi e non va lasciato in mano sempre ai soliti noti che non permettono di fare il salto di qualità necessario, che si trasformerebbe in termini di sviluppo economico e di lavoro (senza clientele).
MI CANDIDO perché le concessioni portuali devono essere in mano al comune e davanti al Castello ci devono essere, tra l’altro, le lance pantesche (al momento ormeggiate nelle “matarette” o, nella migliore delle ipotesi, dentro ad un “macaseno” o capannone).
MI CANDIDO perché la mia squadra ha lavorato con intensità e sudore non guardando in faccia nessuno ma solo l’interesse di tutti e solo così un territorio può volare, anche senza ali.
MI CANDIDO perché la macchina è già pronta col pieno “ri“fatto e tutto già controllato e “ri“controllato. Non bisogna ripartire e non servono le ali, ma continuare il viaggio iniziato a giugno 2018.
MI CANDIDO PERCHE’ QUESTO TERRITORIO HA BISOGNO DI CONTINUITÁ.
L’elenco è lungo e mi fermo qui.